CHI SIAMO
La Rodman Oggi
Un team di professionisti con competenze diverse e tre amici, Marco, Fausto e Francesco uniti da una grande passione: la bicicletta.
Da anni legati da questa comune passione abbiamo deciso di mettere insieme le nostre conoscenze tecniche ingegneristiche e il nostro know-how nella produzione industriale con l’unico grande obiettivo di creare le biciclette da strada più performanti oggi esistenti sul mercato.
Siamo tutti ciclisti agonisti, appassionati di gare e prestazioni e con il nostro lavoro cerchiamo di fornire un mezzo meccanico a tutti gli appassionati per consentire a ciascuno di raggiungere e superare i propri limiti.
Crediamo che la manifattura italiana sia ancora oggi l’inarrivabile espressione della migliore qualità nel settore delle bici di pregio e pertanto l’altissima gamma della nostra produzione viene effettuata interamente in Italia, tutta rigorosamente a mano, con la collaborazione dei migliori maestri telaisti veneti, storico patrimonio della produzione artigianale dei telai per bici da corsa.
Le nostre bici sono state e saranno il sogno di tantissimi appassionati ed è per questo che ad ognuna di esse abbiamo dato il nome di una stella. Sabik, Naos, Mizar, Tabit, Altair … le stelle della nostra nuovissima produzione.
La Rodman Ieri
La Rodman nasce alla fine degli anni 90 dall’idea di Guido e German, uno italiano e l’altro tedesco, che decisero di unire le rispettive competenze di industriale e di uomo di corse su strada per lanciare sul mercato biciclette innovative dove la tecnologia e la funzionalità orientata al mondo delle corse fosse il leit motiv della nuova avventura.
Il nome ha un triplo significato:
- In tedesco si chiama rodman l’ingegnere responsabile della costruzione delle strade, quello che decide percorsi, dislivelli e misure…
- In inglese significa ROaDbikes MANufacturing cioè produzione di bici da strada che identificava la nuova attività.
- Per gli americani invece Rodman era un celeberrimo cannone. Potentissimo per l’epoca storica in cui fu utilizzato ma soprattutto un cannone affidabilissimo l’unico a non incepparsi mai. Il connubio perfetto che cerchiamo anche nelle nostre biciclette.
Alla fine fu semplicemente un nome che piacque ai due soci di nazionalità diverse e che mise tutti d’accordo.
La Rodman nella storia della produzione della bicicletta
Gli ultimi 10 anni
La storia della Rodman è anche fatta di soluzioni tecnologiche e in alcuni casi di vere e proprie intuizioni e invenzioni. Ci piace ricordare almeno gli ultimi 10 anni della nostra storia tecnologica
2016
Viene realizzato il nuovo telaio da gran fondo MIZAR, frutto di un progetto che pone l’accento sul corretto bio-posizionamento del ciclista. Per la prima volta nella storia della meccanica ciclistica, vengono analizzati in modo scientifico i dati relativi alle proporzioni antropometriche della popolazione. Il progetto MIZAR viene portato a un più alto livello con i progetti SABIK e NAOS. La manifatturiera italiana e l’utilizzo di materiali pregiati rendono possibile la costruzione di telai completamente su misura, capaci di soddisfare al 100% le richieste dei centri di bio-posizionamento ciclistico. È la bici sartoriale italiana.
2014
La presenza nei campi gara, richiede un continuo progresso dei mezzi speciali. Il telaio da crono/triathlon ALTAIR presenta nuove soluzioni aereodinamiche. Per migliorare il flusso d’aria i foderi posteriori vengono allontanati dalla ruota.
2013
La nuova frontiera dei telai da strada in carbonio è l’aerodinamica. La ricerca porta verso soluzioni che rendono la bicicletta più veloce e reattiva. Forcella con le forme annegate nel telaio, tubazioni e reggisella aereodinamici, scatola movimento centrale da 86mm. Il RAZOR è la risposta di Rodman a queste nuove esigenze.
2012
E’ un anno di studio. Vengono investite ingenti risorse per ricercare soluzioni che migliorano le risposte della bicicletta rispetto alla forza impressa sui pedali. Vengono fatte numerose prove alla ricerca delle migliori soluzioni, che vengono testate in velodromo, dove le condizioni rimangono costanti.La Rodman si fa riconoscere sul mercato per una eccezionale e limitata produzione dei telai da pista 3DOM che sintetizzano i risultati del lavoro svolto.
2011
La sfida è quella di produrre un telaio con caratteristiche di alta gamma ad un prezzo accessibile. Per il modello RD400 per la prima volta si utilizza un sistema di anima in polistirene per comprimere fibre di carbonio e resina negli stampi in autoclave. Questa tecnologia si rivela talmente funzionale e migliorativa che verrà utilizzata in tutte le future produzioni. Shimano presenta al mondo il primo gruppo con cambio elettronico. Rodman lancia sul mercato il modello RD201, il primo telaio al mondo capace di supportare sia il sistema di cambio meccanico che quello di cambio elettronico.
2009
L’ambizione è quella di produrre un telaio con reggisella integrato che pesi meno di 900 grammi. Per riuscirci senza rinunciare agli standard strutturali prefissati si aumenta il rapporto carbonio resina nelle tubazioni. L’ RD101 in taglia media pesa 840 grammi.
2007
Viene presentato RD256 l’innovativo telaio con lo sterzo conico e reggisella integrato, si usa la nuovissima tecnica tube to tube.
2006
Si utilizza la tecnica monoscocca in autoclave
2006-1996
In una storia in rapida evoluzione come la tecnologia della bicicletta questi anni sono ormai preistoria, purtroppo, e non influenzano direttamente la produzione delle biciclette attuali.